La Corte dei Conti nega il visto di legittimità. Il Governo convoca una riunione d’urgenza.
La Corte dei Conti non concede il visto di legittimità alla delibera sul Ponte sullo Stretto di Messina.
Il Governo convoca una riunione d’urgenza. Cosa succede adesso, quali scenari per l’infrastruttura e per il Sud?
* * *
Oggi la Corte dei Conti ha deciso di non riconoscere il visto di legittimità alla delibera n. 41/2025 del CIPESS riguardante l’intervento del Ponte sullo Stretto, delibera che prevedeva l’assegnazione di risorse FSC e l’approvazione del progetto definitivo del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. La motivazione, come si legge nel comunicato, è legata a profili giuridici e procedurali: coperture economiche, stime di traffico, conformità ambientale e normativa europea, oltre ad aspetti legati al ruolo del CIPESS. La Corte ha precisato che non si tratta di una valutazione sul merito dell’opera, bensì della legittimità dell’atto.
La riunione di urgenza del Governo
In mattinata è stata convocata con urgenza a Palazzo Chigi la riunione del Governo, guidata dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in risposta alla pronuncia della Corte dei Conti. Al termine dell’incontro, l’Esecutivo ha dichiarato di attendere le motivazioni della Corte e di rispondere puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando gli strumenti previsti dall’ordinamento. Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha annunciato che l’avvio dei lavori slitterà da novembre a gennaio-febbraio, confermando comunque la volontà di portare avanti l’opera.
Implicazioni immediate
– L’iter del progetto subisce un rallentamento: l’atto non è registrato e non può avviarsi l’esecuzione in assenza del visto.
– Il Governo può comunque procedere chiedendo al Consiglio dei Ministri una deliberazione che riconosca l’interesse pubblico superiore e obblighi la Corte dei Conti alla registrazione.
– Si accende il confronto politico-istituzionale: la Premier Meloni parla di “intollerabile invadenza” della Corte nei confronti del Governo e del Parlamento.
Cosa cambia per la Sicilia, la Calabria e il Paese
Per la Sicilia e la Calabria, il Ponte rappresenta una svolta infrastrutturale attesa da decenni: ora bisogna valutare come questo stop tecnico-procedurale possa incidere sui piani di sviluppo territoriale, sugli investimenti e sulla fiducia degli stakeholder. A livello nazionale, la vicenda riporta al centro il tema della governance delle grandi opere, del rispetto dei passaggi amministrativi, della trasparenza delle coperture e della compatibilità ambientale.
Quali scenari per l’iter del progetto
– Il Governo dovrà rispondere ai rilievi della Corte: integrazioni documentali e chiarimenti sul piano economico-finanziario.
– Possibile convocazione del Consiglio dei Ministri per deliberare l’atto in deroga o richiederne la registrazione forzata.
– Fino alle motivazioni ufficiali, il progetto resta in stallo tecnico-amministrativo, benché l’impegno politico rimanga forte.
– Il rinvio dell’avvio lavori (da novembre a febbraio) comporta la revisione dell’intero cronoprogramma.
Osservazioni finali
L’inaspettata pronuncia della Corte dei Conti dimostra che anche le grandi opere non possono prescindere da regole, controlli e trasparenza.
Per un progetto simbolico come il Ponte sullo Stretto, il Governo non intende arretrare: si apre adesso una partita complessa, al tempo stesso tecnica, politica, istituzionale.
Oggi la Corte dei Conti ha deciso di non ammettere al visto di legittimità la delibera n. 41/2025 del CIPESS riguardante l’intervento del Ponte sullo Stretto, che prevedeva l’assegnazione di risorse FSC e l’approvazione del progetto definitivo del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.
La motivazione, come si legge, è legata a profili giuridici e procedurali: coperture economiche, stime di traffico, conformità ambientale e normativa europea, oltre ad aspetti procedurali inerenti al ruolo del CIPESS. La Corte ha tenuto a precisare successivamente che non si tratta di una valutazione sul merito dell’opera, bensì della legittimità dell’atto.
Le motivazioni saranno disponibili tra 30 gg.
RAI – Porta a Porta 29.10.2025


