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Ponte di Messina

Esempio Ponte Strallato | Ponte di Messina
Avanzamento Lavori, Ponte di Messina

Approfondimento tecnico-giuridico sulla pronuncia della Corte dei Conti.

Breve analisi tecnico-giuridica sulle motivazioni a fondamento della Pronuncia della Corte dei Conti del 29/10/25. Opzioni del Governo Meloni. Possibili conseguenze procedurali.

* * *

1) Quadro fattuale e tecnico-procedurale

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei Conti, in data 29 ottobre 2025, non ha ammesso al
visto (e dunque alla registrazione) la delibera CIPESS n. 41/2025. I rilievi riguardano coperture finanziarie,
stime di traffico, conformità a norme ambientali e sismiche, nonché la competenza e il perimetro decisionale del CIPESS.
In assenza di visto, non è possibile pubblicare l’atto in Gazzetta Ufficiale né dare avvio ai cantieri.

2) Rilievi giuridici principali

2.1 Il visto di legittimità

Si tratta di un controllo preventivo sulla regolarità formale-giuridica degli atti che impegnano finanza pubblica.
Il rifiuto del visto impedisce l’efficacia dell’atto, salvo successivo intervento del Governo.

2.2 Norme applicabili

  • Decreto-legge n. 35/2023 sul progetto del Ponte;
  • Direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici (in particolare l’articolo sulle varianti rilevanti);
  • Normativa su VIA e VIncA per aree protette e ad alta sismicità.

2.3 Criticità specifiche

  • Coperture finanziarie non pienamente documentate.
  • Stime di traffico e sostenibilità economica da rafforzare.
  • Documentazione ambientale e sismica da completare/aggiornare.
  • Questioni sulla qualificazione del progetto “definitivo” e sulla competenza del CIPESS.

3) Strade procedurali dopo il rifiuto del visto

3.1 Integrazione o ritiro e ripresentazione

L’amministrazione può integrare l’atto rispondendo ai rilievi e sottoporlo nuovamente al controllo di legittimità.

3.2 Delibera del Consiglio dei Ministri

In presenza di un interesse pubblico superiore, il CdM può deliberare la registrazione “con riserva”. La Corte registra
e informa il Parlamento; fino ad allora l’atto non produce effetti.

3.3 Effetti pratici del mancato visto

Senza visto o registrazione con riserva non si procede a pubblicazione, appalti e avvio dei cantieri.

3.4 Tempistiche

Le motivazioni dettagliate vengono rese note entro 30 giorni dalla camera di consiglio; solo dopo si definisce la strategia.

4) Implicazioni e rischi

4.1 Per l’opera

Rallentamento dell’iter, possibile revisione del cronoprogramma, rischio di aumento costi e di contenziosi.

4.2 Per il sistema delle grandi opere

Centralità dei controlli di legittimità, necessità di governance robusta, trasparenza e valutazioni ex ante solide.

4.3 Profili di responsabilità

Proseguire senza sanare i rilievi espone a possibili contestazioni contabili/amministrative e a responsabilità per danno erariale.

5) Prossimi passi

  1. Attendere le motivazioni della Corte (entro 30 giorni).
  2. Analisi tecnica MIT e concessionaria, con piano di risposta.
  3. Scelta tra integrazione e nuova presentazione, oppure delibera CdM.
  4. Nuovo controllo e registrazione.
  5. Pubblicazione e avvio lavori.
  6. Monitoraggio continuo su varianti, tempi e costi.

Conclusioni

La pronuncia della Corte dei Conti non rappresenta una bocciatura definitiva del progetto, ma un richiamo alla legalità sostanziale e alla trasparenza procedurale.
La sfida istituzionale è coniugare ambizione politica e rigore tecnico-giuridico, per un’infrastruttura strategica credibile e sostenibile che dia posti di lavori e ricchezza, cambiando le sorti del Sud a beneficio di tutto il paese.

Vista aerea ponte strallato | Ponte di Messina
Avanzamento Lavori, Ponte di Messina

La Corte dei Conti nega il visto di legittimità. Il Governo convoca una riunione d’urgenza.

La Corte dei Conti non concede il visto di legittimità alla delibera sul Ponte sullo Stretto di Messina.
Il Governo convoca una riunione d’urgenza. Cosa succede adesso, quali scenari per l’infrastruttura e per il Sud?

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Oggi la Corte dei Conti ha deciso di non riconoscere il visto di legittimità alla delibera n. 41/2025 del CIPESS riguardante l’intervento del Ponte sullo Stretto, delibera che prevedeva l’assegnazione di risorse FSC e l’approvazione del progetto definitivo del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. La motivazione, come si legge nel comunicato, è legata a profili giuridici e procedurali: coperture economiche, stime di traffico, conformità ambientale e normativa europea, oltre ad aspetti legati al ruolo del CIPESS. La Corte ha precisato che non si tratta di una valutazione sul merito dell’opera, bensì della legittimità dell’atto.

La riunione di urgenza del Governo

In mattinata è stata convocata con urgenza a Palazzo Chigi la riunione del Governo, guidata dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in risposta alla pronuncia della Corte dei Conti. Al termine dell’incontro, l’Esecutivo ha dichiarato di attendere le motivazioni della Corte e di rispondere puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando gli strumenti previsti dall’ordinamento. Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha annunciato che l’avvio dei lavori slitterà da novembre a gennaio-febbraio, confermando comunque la volontà di portare avanti l’opera.

Implicazioni immediate

– L’iter del progetto subisce un rallentamento: l’atto non è registrato e non può avviarsi l’esecuzione in assenza del visto.
– Il Governo può comunque procedere chiedendo al Consiglio dei Ministri una deliberazione che riconosca l’interesse pubblico superiore e obblighi la Corte dei Conti alla registrazione.
– Si accende il confronto politico-istituzionale: la Premier Meloni parla di “intollerabile invadenza” della Corte nei confronti del Governo e del Parlamento.

Cosa cambia per la Sicilia, la Calabria e il Paese

Per la Sicilia e la Calabria, il Ponte rappresenta una svolta infrastrutturale attesa da decenni: ora bisogna valutare come questo stop tecnico-procedurale possa incidere sui piani di sviluppo territoriale, sugli investimenti e sulla fiducia degli stakeholder. A livello nazionale, la vicenda riporta al centro il tema della governance delle grandi opere, del rispetto dei passaggi amministrativi, della trasparenza delle coperture e della compatibilità ambientale.

Quali scenari per l’iter del progetto

– Il Governo dovrà rispondere ai rilievi della Corte: integrazioni documentali e chiarimenti sul piano economico-finanziario.
– Possibile convocazione del Consiglio dei Ministri per deliberare l’atto in deroga o richiederne la registrazione forzata.
– Fino alle motivazioni ufficiali, il progetto resta in stallo tecnico-amministrativo, benché l’impegno politico rimanga forte.
– Il rinvio dell’avvio lavori (da novembre a febbraio) comporta la revisione dell’intero cronoprogramma.

Osservazioni finali

L’inaspettata pronuncia della Corte dei Conti dimostra che anche le grandi opere non possono prescindere da regole, controlli e trasparenza.
Per un progetto simbolico come il Ponte sullo Stretto, il Governo non intende arretrare: si apre adesso una partita complessa, al tempo stesso tecnica, politica, istituzionale.

Oggi la Corte dei Conti ha deciso di non ammettere al visto di legittimità la delibera n. 41/2025 del CIPESS riguardante l’intervento del Ponte sullo Stretto, che prevedeva l’assegnazione di risorse FSC e l’approvazione del progetto definitivo del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.

La motivazione, come si legge, è legata a profili giuridici e procedurali: coperture economiche, stime di traffico, conformità ambientale e normativa europea, oltre ad aspetti procedurali inerenti al ruolo del CIPESS. La Corte ha tenuto a precisare successivamente che non si tratta di una valutazione sul merito dell’opera, bensì della legittimità dell’atto.
Le motivazioni saranno disponibili tra 30 gg. 

RAI – Porta a Porta 29.10.2025

Grandi Infrastrutture | Ponte di Messina
Ponte di Messina, webuild S.p.A.

Webuild S.p.A. – Boom di candidature sul sito e 3.850 richieste in un giorno.

Messina, ottobre 2025 – Il Ponte sullo Stretto di Messina non è ancora in costruzione, ma genera già un entusiasmo record.
Nelle ultime 24 ore il sito ufficiale di Webuild, general contractor dell’opera, ha registrato oltre 50.000 accessi e 3.850 candidature spontanee per i futuri lavori legati al progetto.

Il dato, diffuso dalla stessa Webuild, dimostra l’interesse crescente per un’infrastruttura che rappresenta una delle più grandi opportunità occupazionali e tecnologiche dell’Italia contemporanea.

Migliaia di candidature in poche ore

Il portale dedicato al reclutamento, attivato solo pochi giorni fa, ha subito registrato un traffico eccezionale.
Professionisti, tecnici, ingegneri, operai e giovani diplomati hanno risposto in massa all’appello per entrare nella squadra che realizzerà il Ponte di Messina, simbolo di innovazione e rilancio del Mezzogiorno.

La società Webuild, capofila del consorzio Eurolink, ha precisato che le candidature riguardano un’ampia gamma di profili:
dalle specializzazioni tecniche e ingegneristiche fino ai ruoli di supporto logistico, amministrativo e operativo.

Secondo le prime stime, la costruzione del ponte e delle opere collegate potrà generare migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti, coinvolgendo imprese, università e centri di ricerca di tutta Italia.

webuildS.p.A. - Costruzioni e Infrastrutture nel mondo.

Un segnale di fiducia e di sviluppo

L’enorme risposta del pubblico evidenzia il forte interesse del Paese verso il progetto del Ponte sullo Stretto, che da decenni rappresenta un sogno infrastrutturale e un banco di prova per l’ingegneria italiana.

L’AD di Webuild ha sottolineato che “questo entusiasmo è un segnale concreto di fiducia e di voglia di partecipare a un progetto che unisce territori, persone e competenze”.

Il Ponte sullo Stretto di Messina, progettato come infrastruttura strategica europea, collegherà la Sicilia alla Calabria attraverso un’unica campata sospesa lunga oltre 3.300 metri.
Il completamento dell’opera è atteso per la fine del decennio e promette di trasformare radicalmente la mobilità nel Sud Italia.

Lavoro, tecnologia e futuro

Il successo delle candidature conferma quanto il Ponte sia percepito come motore di sviluppo e innovazione.
Oltre alla costruzione vera e propria, il progetto attiverà filieri tecnologiche e produttive in tutta la penisola, con importanti ricadute economiche e formative.

Il boom di accessi e candidature segna dunque l’inizio di una nuova fase, in cui il Ponte sullo Stretto di Messina non è più solo un’idea, ma un cantiere di opportunità reali per migliaia di lavoratori italiani.

Esempio Ponte Strallato | Ponte di Messina
Avanzamento Lavori, Ponte di Messina

La Corte dei Conti rinvia la delibera del CIPESS all’organo collegiale al 29 ottobre.

Roma, ottobre 2025 – Nuovo passaggio istituzionale per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
La Corte dei Conti ha deciso di rinviare all’organo collegiale il dossier relativo alla delibera del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile), con cui il Governo aveva espresso il proprio via libera al progetto definitivo dell’opera.

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Esempio Ponte Strallato | Ponte di Messina
Ponte di Messina

Il Ponte di Messina, la NATO e la diatriba sulla sua rilevanza strategica

Il Ponte sullo Stretto di Messina torna al centro del dibattito pubblico, questa volta per un pronunciamento della Corte dei Conti. L’organo di controllo ha richiesto chiarimenti sulla delibera del CIPESS con cui si approva il progetto Ponte sullo Stretto di Messina sollevati dubbi e richieste di chiarimento sugli oneri economici, sulla copertura finanziaria e sugli snodi procedurali che riguardano la fase di apertura dei lavori.

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