Vista aerea ponte strallato | Ponte di Messina

Ponte sullo Stretto di Messina: la Concessionaria replica al fronte del no.

“Nessuna violazione, tutto nel rispetto delle norme”

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina torna al centro del dibattito nazionale dopo le nuove critiche avanzate da associazioni ambientaliste e sindacati.
La società Stretto di Messina S.p.A. ha diffuso una nota ufficiale in cui respinge con decisione le accuse, ribadendo la piena conformità alle normative italiane ed europee e sottolineando i pareri ambientali già favorevoli.

Le contestazioni: appalti e costi

Le critiche, inoltrate anche alla Commissione europea dalla CGIL e da alcune associazioni, riguardano principalmente due punti:

  1. La presunta riattivazione di un appalto datato, avviato nel 2006.

  2. L’aumento dei costi dell’opera, stimato intorno al +300%, dai 3,9 miliardi iniziali agli attuali 10,5 miliardi di euro.

Su questi aspetti, la società è intervenuta con chiarezza.

La replica: “Norme rispettate, costi legati ai prezzi reali”

“Non c’è alcuna violazione o mancata applicazione di norme italiane ed europee per il progetto del Ponte sullo Stretto. Le disposizioni dell’articolo 72 della Direttiva UE sui contratti pubblici sono pienamente rispettate”, si legge nella nota.

La crescita dei costi, spiega la società, non è frutto di una modifica arbitraria del contratto, ma di un forte incremento dei prezzi delle opere infrastrutturali verificatosi tra il 2021 e il 2023, che ha interessato tutti i grandi progetti pubblici.

Inoltre, la Stretto di Messina ha aggiornato il progetto definitivo alle normative tecniche più recenti (come previsto dal decreto-legge 35), tenendo conto anche delle osservazioni dell’ANAC.

Corte dei Conti: nessuna bocciatura, solo chiarimenti

Sul fronte della Corte dei Conti, la società ha chiarito che non vi è stata alcuna bocciatura. Il 30 settembre, la Corte ha semplicemente inviato richieste di precisazioni e integrazioni documentali, prassi usuale per progetti di questa portata.

“Le risposte saranno fornite nei tempi previsti – ha dichiarato l’amministratore delegato Pietro Ciucci – e sarebbe anomalo se non venissero chiesti chiarimenti su un’infrastruttura così complessa.”

Verso l’avvio dei lavori: cantieri entro fine 2025

Durante l’inaugurazione della mostra Evolutio di Webuild a Roma, Ciucci ha confermato che l’obiettivo operativo resta l’avvio dei cantieri entro la fine dell’anno:

“Attendiamo le ultime approvazioni, ma riteniamo ragionevole poter iniziare le prime attività entro la fine dell’anno.”

Il progetto prosegue così lungo un percorso fatto di verifiche tecniche, controlli istituzionali e confronto politico, con l’intento dichiarato di rispettare tutte le tappe procedurali previste.

Un progetto osservato da tutta Europa

La vicenda conferma come il Ponte sullo Stretto sia ormai non solo un’opera ingegneristica nazionale, ma un progetto di rilevanza europea, monitorato attentamente sotto il profilo normativo, ambientale ed economico.

La società Stretto di Messina continua a sottolineare il proprio impegno nel garantire trasparenza, legalità e aggiornamento tecnico, in un contesto complesso ma decisivo per il futuro delle infrastrutture italiane.